Fabrizio Lampugnani Operatore e Didatta di Biodanza dal 2005

L’11 gennaio del 1999 incontro per la prima volta Biodanza è amore a prima vista.
Da allora la mia Vita  si trasforma  e ritrovo felicità, una visione esistenziale e voglia di vivere.
Nel 2002 inizio il percorso di formazione per diventare Operatore di Biodanza, sono 3 anni fantastici, ricchi di incontri, di bellezza, abbondanza e gratitudine.
Nel 2005, inizio il tirocino che terminerà nel 2006 con la desiderata titolazione a Operatore di Biodanza, dal 2007 al 2009 termino il percorso formativo che mi consegna il titolo di Operatore Tutor e Didatta di Biodanza, posso cosi insegnare nelle scuole di formazione di Biodanza.
Sono specializzato in Biodanza Progetto Minotauro, Albero dei Desideri, Tarocchi e Biodanza per bambini e adolescenti.
Dal 2005 sostengo e faccio parte della più grande associazione italiana di Biodanza: Biodanza Italia

Dal  2005 ho facilitato con gioia e grandi soddisfazioni  gruppi settimanali e seminari di Biodanza, a: Milano, Saronno, Cerro Maggiore, Cogliate, Vergiate, Magenta e Busto Arsizio.

Negli anni 2005/2007  ho collaborato alla realizzazioni di sessioni di Biodanza per persone diversamente abili.

Dal 2007  ho iniziato a organizzare e condurre seminari di Biodanza come Progetto Minotauro, Albero dei Desideri, ecc.

Dal 2016  insegno Biodanza nella scuola primaria dal 2019 in quella secondaria.

Organizzo vacanze con Biodanza per adulti e famiglie dal 2006.


Gli scritti di Fabrizio Lampugnani

Anni fa, ho partecipato per caso (nulla accade per caso) ad una sessione di Biodanza…mi sentivo emozionato e il cuore mi batteva forte, tenevo per le mani altri due esseri umani, e almeno altri venti sconosciuti mi guardavano e danzavano con me in un cerchio, mi ricordo ancora i loro sorrisi, e mi domandavo cosa ci fosse da sorridere (stavo così male, in quel periodo la Vita non mi sorrideva), poi ho iniziato a muovermi, a danzare, a provare gioia e alla fine della serata stavo in paradiso…e contemporaneamente con i piedi ben piantati per terra, ero felice, non sapevo perché ma ero felice dopo tanto tempo. Quella notte sono rimasto sveglio per ore, gli occhi sbarrati e il corpo mosso da una strana ma piacevole agitazione….mi sentivo come uno di quei contenitori che si regalano a Natale, quelli che, se li si muove un pò si animano di piccoli fiocchi di neve, avete presente? Be da quella serata nulla è stato più lo stesso, la Vita ha iniziato a sorridermi, persino il lunedi (giorno nefasto che hanno inventato dopo il w-end) era diventato bellissimo, aspettato il lunedi con grande entusiasmo, era il giorno del settimanale di Biodanza!!!! Di tempo ne è passato, e ora organizzo e conduco corsi e seminari di Biodanza…con il desiderio di far incontrare la gente, e attraverso la danza e la possibilità di incontrarsi con altri esseri umani, spero di accendere il sole sui loro visi, spero di far sbocciare quel sorriso senza una ragione apparente, ma che accende il nostro cuore..e ci fa dire SI…voglio vivere con gioia, viva la Vita….

Alla gratitudine dell’esistere, all’amore per la Vita, al perdono, alla bellezza e a tutto quello che si muove dentro ogni essere umano, gioia, tenerezza,tristezza, malinconia, forza, amore e tanto altro….ieri sera ho visto e sentito tutto questo, e questo sentire si è manifestato all’interno di un gruppo di persone che si è ritrovato per celebrare la bellezza della Vita, del corpo, della poesia ritrovata nell’incontro tra esseri umani e nell’essere umani, amo le persone, le guardo, le tocco con delicatezza e cerco di aiutarle a trovare una via un modo per ritrovarsi, per sentire che sono vive per amore…grazie a chi ha partecipato alla serata di presentazione di Biodanza a chi c’era e anche a chi non c’era…..a presto…Buona Vita

Quando incontriamo, entriamo in connessione con un altro essere umano il nostro corpo cambia, cambia il nostro cervello, il nostro cuore, cambiano le nostre emozioni e si manifesta il miracolo della Vita, e questo è fantastico, siamo perfetti e creati per stare con gli altri. La scienza ha scoperto che ad ogni incontro creiamo un’esperienza che permette al nostro corpo di creare nuove connessioni neuronali, e questo accade da quando siamo piccoli fino agli ultimi giorni della nostra Vita. E’ fondamentale relazionarci con l’altro da sé, questo permette di entrare in rete con la Vita e di creare Vita. Permette alle nostre cellule di danzare, di essere più forti, più resilienti (capacità di adattarsi agli eventi della Vita) e di dare risposte, di essere responsabili di ogni nostra azione e di decidere di essere felici o meno, la felicità si apprende giorno per giorno ed è contagiosa, la felicità è nata per essere con-divisa. A questo punto, sta ad ognuno di noi decidere cosa fare, se uscire per incontrare altre persone e partecipare da attori protagonisti alla danza della Vita…o chiuderci in noi stessi e continuare a lamentarci e a soffrire. Osa, ama, vivi corri il rischio di essere felice!!!!

Nella Vita, ognuno ha il proprio strumento da suonare, a volte da solo, ma è quando incontri l’altro che accade il miracolo, suoni a due, a più di due ed ecco un gruppo ci incontriamo, entriamo in comunicazione (azione comune) creiamo un’orchestra, creiamo nuove musiche, sinfonie, e ognuno suona il proprio strumento benissimo, non perdiamo tempo a pensare se l’altro suoni meglio il proprio strumento, perché non esiste uno strumento come quello che ognuno di noi ha o è, la Vita ci ha dato quello in dono e per ognuno di noi è il migliore che possa esistere, l’importante è suonare, partecipare alla sinfonia della Vita…e far sentire la nostra unica e irripetibile canzone, avere il coraggio (coraggio significa avere cuore), di condividerla, cambiarla se necessario pur rimanendo gli stessi…La Vita è una bellissima canzone…da cantare, suonare e danzare in coro….

Ai sogni…. Che bello sognare, desiderare…qualsiasi sia il nostro de-siderio è sacro è unico, bello….è senza giudizio…alla sua nascita è puro, è uno con noi stessi…che bello sognare. Qualcuno ha detto non toglieteci i nostri sogni!! Ma chi o cosa può togliermi un sogno, annullarlo, farlo abortire? Forse la paura di non realizzarlo….??? E’ dura dirlo, ammetterlo, ma l’unica persona che può toglierci i sogni abita dentro di noi….nessuno può toglierci i sogni se non noi stessi! Respira nel silenzio e lascia che i tuoi sogni continuino a danzare con te, chiedi, ama, prega e respira in silenzio, lascia che un sorriso sorga sul tuo viso e in ogni tua cellula…e chiedi che le paure i ricordi non ti allontanino da ciò che sogni, ciò che sei, e se puoi assumiti la responsabilità al 100% che solo tu puoi allontanarti dai tuoi sogni….Siamo fatti della stesso sostanza dei sogni…Mi dispiace, perdonami, grazie ti amo…..

al rammarico….al rimpianto… Perché stai nel rammarico nel rimpianto, è tempo perso, anzi è tempo che non esiste non è mai esistito, si hai capito bene proprio quel fatto, quell’amore, quella decisione che non hanno avuto modo di vedere la luce non esistono, e perché allora la tua mente continua a ritornarci, perché perdi il tuo tempo, tempo che influenza il tuo presente rendendolo vecchio, pieno di ragnatele e polvere, Tu meriti di meglio, anzi meriti il meglio. E il meglio è stare qui ed ora nel presente, non esiste null’altro che il presente ed è qui ed ora che puoi decidere di essere felice, si felice hai capito bene, colmo di gioia….non esiste un perché per essere felice, quello è un vecchio modo di pensare…ma se ti fa stare meglio, prova a essere felice solo per il fatto di essere vivo, la Vita ti ha scelto e tu sei vivo, non è già un buon motivo per essere felice?

La Vita è entrare nel senso della grandezza, la Vita è grande immensa, è un grande dono danzare nella sua rete che tutto contiene, è una rete che ci salva, come quella che usano i trapezisti, ora qui mi sento come uno di loro, in quel momento che precede il lancio, il buttarsi nel vuoto…oplà mi sono buttato certo di essere accolto e al sicuro, ma li pochi istanti fa dal trampolino la paura ha provato ad attrarre proprio tutto quello di cui ho timore che possa accadere se oso lanciarmi, e l’illusione che possa manifestarsi il peggio a volte diventa realtà, siamo lo specchio di quello che emaniamo e l’universo ci rimanda la nostra immagine. Occorre creare uno spazio di silenzio e pace per poter immaginare ciò che veramente vorremmo essere e vederci, sentirci già felici, già amati, baciati, nell’abbondanza, nell’amore. Se desidero pioggia e fresco, immagino di camminare con i piedi nudi nella terra bagnata, con l’acqua sul mio corpo, con le piante e i fiori bagnati intorno a me e la gioia nel cuore per abitare in questo posto magnifico che si chiama Terra….A volte siamo chiamati a prove che aprono le porte alla crisi, a quella che viene chiamata “la notte buia dell’anima”, per esempio quando finisce un amore, il lavoro seppur comodo e ben remunerato che abbiamo (o avevamo anche se non ci siamo ancora licenziati) ci fa star male, in quel luogo l’essere umano che è in noi non ha più dignità (mobbing), quell’impiego ci impedisce di far fruttare i nostri talenti e diventa una prigione che ci fa ammalare, magari cerchiamo anche la benedizione dei nostri genitori o delle persone che ci amano e questa non arriva, perché vorremmo licenziarci da quel posto, oppure una malattia si manifesta nel nostro corpo. La Vita ci ha messo all’angolo…abbiamo due scelte o far finta che questo dolore non esista (e si depositerà da qualche parte nel nostro corpo) oppure riconoscerlo e benedire chi, cosa, quando, come e perché si è manifestato, e benedire noi stessi attori protagonisti di questo processo, benedire senza giudizio o voglia di rivalsa, che l’altro la paghi. Che ci piaccia o meno abbiamo chiesto noi stessi tutto questo (la crisi, il dolore), ed è in nostro potere voltare pagina e andare verso quel trampolino e lanciarsi, ne un attimo prima ne un attimo dopo ma quando sentiamo che può accadere, ogni crisi ogni cosa che la Vita o Dio ci propone è perché siamo pronti per affrontarla e superarla, sembra paradossale ma come nel Circo della Farfalla prima di tuffarsi nella piscina quell’uomo, ha dovuto attraversare la crisi, la notte buia dell’anima per rivedere la luce, la gioia, la grandezza dell’essere umano. Eh si ogni farfalla, anche quella che c’è in noi necessita di stare in un vaso di vetro, in un bozzolo, in un nido…che diventa stretto opprimente, asfissiante prima di volare libera (o per lo meno questa è la mia esperienza). Vi abbraccio Fabrizio